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Agrichef di Morganti Marco

Biodiversita e salute.




Ogni anno si perdono moltissime varieta vegetali ed animali, il numero a livello mondiale è considerevole e questo comporta non solo il vezzo di avere un nutrito ventaglio di specie ma c'e molto molto di più.

Le cause delle decimazioni sono molteplici, le varieta meno produttive vengono sostituite da speci più reditizie, piu resistenti e meno bisognose di cure e per raggiungere questo obbiettivo non sempre è sufficeiente la selezione genetica per cui spesso si ricorre alle modifiche genetiche (OGM) spesso con un salto di regno tra animale e vegetale.

Le scienze nutrizionali ci esortano, per una migliore salubrita, a variare sempre gli alimenti, per permettere all'organismo di assimilare molteplici nutrienti variati e diversificati fra loro.

Là nel microcosmo i minerali si differianziano sia per varietà, stagionalità e habitat.

La biodiversità ci permette di avere prodotti freschi e disponibili più a lungo:

Un esempio pratico che mi piace fare è quello del giardino con vari alberi di mele.

Se nel mio giardino ho 10 alberi di mele tutte della stessa varietà la maturazione avverrà pressapoco contemporaneamente e cio mi limita nel tempo il consumo almeno per il consumo fresco, ma se la diversità degli alberi mi forniscono le mele fresche da giugno a novembre avrò la possibilita di assumere nutrienti freschi per un tempo piu lungo.

Le monoculture potrebbero portare proprio a questo ovvero ad una riduzione della biodiversità come sta avvenendo nella foresta amazzonica per la palma da olio. Questo è il vero problema dell'olio di palma, che come tutti gli oli idrogenati (margarine) non giovano alla salute ma se spremuto meccanicamente è un olio vegetale come tutti gli altri.

Una mela è sempre una mela, ma in ogni mela c'e qualcosa di diverso, il terreno, la specie, il periodo di maturazione, gli attacchi parassitari, sviluppano diverse molecole che ci nutrono, ci aiutano ad affrontare meglio il caldo ed il freddo, ci donano anche serenità, si perche il cibo incide anche sulla psiche.

Dal medioevo il consume delle bacche si è ridotto notevolmente perdendo una parte importante di protezione per il nostro organismo.

Ritengo quindi, ragionando in termini universali, che la biodiversità sia essenziale, assieme alle scelte consapevoli, sia per noi che per il pianeta.

Pellegri Pierluigi - chef Lilt dicembre 2023

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